L’opera Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più di Giovanni Anselmo, grande maestro contemporaneo, è costituita da sei gigantesche lastre di granito nero, con sopra scandita e incisa in profondità la scritta che dà origine al titolo e rimanda a una sorta di bradisismo alto approssimativamente quanto la misura di una mano aperta; l’opera, su cui si può salire, consente alle stelle, che notte e giorno si avvicendano sulla sua verticale, di avvicinarsi di una spanna in più.
Giovanni Anselmo, artista di straordinaria levatura, nasce nel 1934 a Borgofranco d’Ivrea, ma da sempre vive e lavora a Torino. Esponente di spicco dell’Arte Povera e figura centrale di quel gruppo di artisti, in larga maggiorana torinesi (come Mario e Marisa Merz, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio), assurti a fama internazionale a cominciare dagli anni ’70 grazie all’impegno intellettuale del compianto critico d’arte e curatore Germano Celant.
Giovanni Anselmo, Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più, 2001-2013.
Sei lastre di granito Nero Africa con iscrizioni incise.
Reggia di Venaria, Parco Alto, Gran Parterre Juvarriano
Mostra accessibile con tutte le tipologie di biglietto.